Come ottenere serramenti a Viterbo con bonus 75%? È possibile? È facile? È difficile?
Sono domande che si rincorrono da molte settimane e – come spesso accade in questi casi – la confusione è tanta.
Questo articolo, quindi, risponde proprio a queste (e altre) domande, mettendo ordine nelle migliaia di informazioni che circolano e fugando i dubbi che inevitabilmente sorgono.
Quindi, cominciamo da un concetto specifico: la possibilità di avere serramenti a Viterbo con bonus 75% offre vantaggi fiscali perché è l’unica agevolazione – al momento – che permette di beneficiare ancora di sconto in fattura e cessione del credito.
Bisogna poi chiamare le cose con il loro nome e tenere presente che questo tipo di detrazione si richiama alla possibilità di abbattere le barriere architettoniche sfruttando un’agevolazione del 75%.
Però… c’è un però! Nel senso che è possibile accedervi anche in assenza di anziani o disabili a beneficiarne.
Come funziona, quindi, il Bonus 75% per l’abbattimento delle barriere architettoniche?
Serramenti a Viterbo con bonus 75%: le basi di una detrazione davvero per tutti
Per beneficiare della detrazione fiscale del 75%, dello sconto in fattura e della cessione del credito, bisogna tener conto dei criteri del Decreto Ministeriale n.236 del 14 giugno 1989, focalizzato su 3 principi tecnici essenziali:
- Accessibilità: la capacità di raggiungere, entrare e utilizzare in modo sicuro e autonomo un edificio, sia esso pubblico o privato, e le sue singole unità immobiliari e ambienti.
- Visitabilità: la possibilità, anche per persone con ridotta capacità motoria o sensoriale, di accedere agli spazi comuni e almeno a un servizio igienico per unità immobiliare.
- Adattabilità: la possibilità di modificare nel tempo lo spazio costruito a costi limitati, per renderlo completamente fruibile anche da parte di persone con ridotta capacità motoria o sensoriale.
Il Decreto, insomma, mira a rendere vivibile per tutti ogni spazio in totale autonomia e sicurezza. Ma soprattutto mira chiaramente all’abbattimento delle barriere architettoniche, ed è un passaggio assolutamente centrale.
Per usufruire del Bonus, quindi, non è affatto necessario che nell’immobile vivano persone anziane o con disabilità.
Ma perché il Bonus ha una portata così universale?
Per rispondere a questa domanda, bisogna andare un po’ più nel dettaglio del Decreto Ministeriale n.236 del 1989 e in particolar modo occorre concentrarsi sull’articolo 2.
L’articolo 2, infatti, definisce le barriere architettoniche come “ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di chiunque”.
Questo vuol dire che questo bonus non fa esplicito riferimento solo a situazioni di disabilità, sia permanenti che temporanee, ma si riferisce a limiti alla mobilità di chiunque.
Possiamo quindi dire che il Bonus Barriere Architettoniche al 75% può essere destinato (potenzialmente) a tutti!
Vale quindi la pena sapere come funziona e come ottenere serramenti a Viterbo con bonus 75%.
Come funziona il Bonus Barriere Architettoniche 75%
Il Bonus Barriere Architettoniche al 75% è prorogato fino al 31 dicembre 2025 e mira a promuovere tutti gli interventi per la rimozione dei limiti che rappresentano un “impedimento alla mobilità di chiunque” all’interno di “edifici esistenti”.
E questa è la premessa che abbiamo già fatto nelle righe precedenti.
Per accedere a tale agevolazione (che prevede una detrazione fiscale diretta del 75%) e la possibilità di beneficiare ancora dello sconto in fattura e della cessione del credito, diventa indispensabile rispettare i criteri stabiliti dal Decreto Ministeriale n.236 del 14 giugno 1989, che si focalizzano sui 3 principi tecnici essenziali che abbiamo descritto nel paragrafo precedente.
Ma ci sono altri elementi altrettanto fondamentali da conoscere.
Il limite massimo di spesa
Ecco uno schema agile che riassume le cifre da tener conto per i massimali di spesa.
La detrazione deve essere calcolata su un importo complessivo (IVATO) non superiore a:
- 50.000 euro, per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
- 40.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari;
- 30.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.
Il Bonus Barriere Architettoniche consente di recuperare il 75% della spesa con un risparmio sulle imposte in 5 anni/10 anni.
Inoltre, consente ancora di:
- cedere il credito a una Banca o altri soggetti autorizzati ad acquistare;
- beneficiare di uno sconto immediato in fattura.
I soggetti beneficiari
A questo punto, è giusto chiedersi: “chi può beneficiare del Bonus”?
Il Bonus consiste in una “detrazione dall’imposta lorda, fino a concorrenza del suo ammontare” ed è applicabile sia ai soggetti IRPEF che ai soggetti IRES.
È quindi un Bonus che spetta:
- alle persone fisiche, compresi gli esercenti di arti e professioni;
- agli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale;
- alle società semplici;
- alle associazioni tra professionisti;
- ai soggetti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, enti, società di persone, società di capitali).
Gli edifici interessati
La norma non prevede vincoli particolari e mette in evidenza che il Bonus può essere sfruttato per “tutti gli edifici esistenti”, accatastati o con pratica di accatastamento in corso (residenziali e commerciali)
Come previsto anche per gli altri interventi di recupero edilizio, compete ai detentori degli immobili a condizione che:
- sostengono le spese relative con il necessario consenso del proprietario;
- gli immobili oggetto degli interventi siano detenuti in base a un contratto di locazione regolarmente registrato al momento di avvio dei lavori o al momento del sostenimento delle spese, se antecedente.
Gli interventi ammessi
A questo punto, diamo uno sguardo a quali sono gli interventi eligibili per accedere al bonus 75%.
Gli interventi che rientrano nel Bonus al 75% per l’abbattimento delle barriere architettoniche sono:
- la sostituzione di finiture (pavimenti, porte, infissi esterni, terminali degli impianti);
- il rifacimento o l’adeguamento di impianti tecnologici (servizi igienici, impianti elettrici, citofonici, impianti di ascensori);
- il rifacimento di scale;
- l’inserimento di rampe interne ed esterne agli edifici e di servoscala o di piattaforme elevatrici;
- installazione ascensori e montacarichi;
- gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari, della robotica e di ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, funzionali ad abbattere le barriere architettoniche;
- gli interventi di sostituzione dell’impianto;
- le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito.
In sostanza la detrazione spetta a condizione che gli interventi siano funzionali ad abbattere le barriere architettoniche ivi presenti nonché, in caso di sostituzione degli impianti, per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e degli impianti sostituiti.
Tutto qui, dunque?
Serramenti a Viterbo con bonus 75%: la cosa più importante da sapere
… no, non è “tutto qui”. Perché l’ottenimento dei bonus è un processo complicato da gestire e da condurre in porto, soprattutto per i non addetti ai lavori che non hanno a che fare tutti i giorni con la normativa e con la gestione burocratica e tecnica relativa alle detrazioni.
Negli anni scorsi, in cui il 110% ha tenuto banco e ha letteralmente “spostato le masse” e messo sottosopra il mondo dell’edilizia, ci è stato ampiamente dimostrato che navigare le acque delle detrazioni fiscali può essere molto complicato, ma soprattutto rischioso.
In più, bisogna tenere a mente che i requisiti iniziali per ottenere il bonus 75% potrebbero non essere sufficienti per accedere alla detrazione o comunque ci si potrebbe “perdere per strada” nell’iter verso l’ottenimento. E spesso basta un nonnulla per veder sfumare l’opportunità.
Quello che occorre fare, dunque, per scongiurare qualsiasi tipo di delusione o anche di rischio è richiedere per prima cosa una consulenza personalizzata sul proprio caso. Questo è l’unico modo per ottenere una verifica reale della fattibilità di un eventuale intervento con la certezza di poter ottenere la detrazione e portare a termine il lavoro.
Ecco perché richiedere semplicemente un preventivo non serve a niente, se prima non viene condotta una consulenza tecnica che analizzi caso per caso e prospetti l’eventuale iter da seguire per conseguire il bonus, se ci sono tutte le condizioni per farlo. Diversamente, chi promette a priori serramenti con sconto in fattura al 75% – ci sia consentito di dirlo – promette un po’ il falso.
In Garganica, lavoriamo con un Sistema che prevede sempre una consulenza personalizzata iniziale, che analizza e ascolta le richieste ed elabora soluzioni su misura. E questo vale cento volte di più per il bonus barriere architettoniche 75%.
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